Gli autori propongono la valutazione delle capacità visive di ogni singolo soggetto attraverso un Indice Visivo Globale definito dalla combinazione dei risultati dell’esame dei diversi fattori che concorrono alla visione “in toto”. Per ognuno di questi fattori è stato definito, attraverso una metodica basata sull’adozione della logica fuzzy, un coefficiente di importanza relativa (peso specifico). Attraverso la elaborazione dei risultati della valutazione dei diversi fattori visivi, effettuata automaticamente da un visore digitale mediante l’algoritmo incorporato nel suo software, si definisce al termine dell’esame il valore dell’Indice Visivo Globale. Tale valore, confrontato ad un valore soglia prefissato per i diversi tipi di abilitazione, permette di definirne i limiti in maniera estremamente precisa.