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Giurisprudenza 6

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1
Massime

Appello penale - Ammissibilità e inammissibilità

Corte Costituzionale 2007

È illegittimo l'art. 1 l. 20 febbraio 2006 n. 46, nella parte in cui, sostituendo l'art. 593 c.p.p., esclude che il p.m. possa appellare contro le sentenze di proscioglimento, fatta eccezione per le ipotesi previste dall' art. 603, comma 2, del medesimo codice se la prova è definitiva. È altresì illegittimo l'art. 10, comma 2, l. n. 20 febbraio 2006 n. 46, nella parte in cui prevede che l'appello proposto contro una sentenza di proscioglimento dal p.m., prima dell'entrata in vigore di tale legge, è dichiarato inammissibile. Nel processo penale e nella cornice dei valori costituzionali, infatti
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Massime

Appello penale - Appello del pubblico ministero

Corte Costituzionale 2007

È costituzionalmente illegittimo l'art. 1 l. 20 febbraio 2006 n. 46, nella parte in cui, sostituendo l'art. 593 c.p.p., esclude che il p.m. possa appellare contro le sentenze di proscioglimento, fatta eccezione per le ipotesi di cui all'art. 603 comma 2 c.p.p., se la nuova prova è decisiva. Premesso che il principio di parità tra accusa e difesa ex art. 111 comma 2 cost., non comporta necessariamente l'identità dei poteri processuali del p.m. e del difensore dell'imputato, stanti le differenze fisiologiche fra le due parti e che tali dissimmetrie sono, quindi, ammissibili anche con riferimento
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Massime

Impugnazioni penali

Corte Costituzionale 2007

Il principio di parità delle parti nel processo penale non significa necessaria omologazione di poteri e facoltà, anche con riferimento alla disciplina delle impugnazioni. Infatti, il potere del p.m. di impugnare nel merito la sentenza di primo grado presenta margini di "cedevolezza" più ampi del simmetrico potere dell'imputato, in quanto, mentre il primo trova copertura costituzionale solo entro i limiti della parità delle parti, non potendo essere configurato come proiezione necessaria della obbligatorietà dell'esercizio dell'azione penale, il secondo si correla al valore espresso dal diritt
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Massime

Giusto processo - In materia penale

Corte Costituzionale 2007

Il principio di parità tra accusa e difesa ex art. 111 comma 2 cost., non comporta necessariamente l'identità dei poteri processuali del p.m. e del difensore dell'imputato, in quanto le fisiologiche differenze che connotano le posizioni delle due parti, correlate alle diverse condizioni di operatività e ai differenti interessi di cui sono portatrici, rendono compatibili con il suddetto principio alterazioni della simmetria dei rispettivi poteri e facoltà, purché tali alterazioni trovino un'adeguata “ratio” giustificatrice nel ruolo istituzionale del p.m., ovvero in esigenze di corretta esplica
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Massime

Appello penale - Appello del pubblico ministero

Corte Costituzionale 2007

È illegittimo l'art. 10 comma 2 l. 20 febbraio 2006 n. 46, nella parte in cui prevede che l'appello proposto contro una sentenza di proscioglimento dal p.m. prima della data di entrata in vigore della medesima legge è dichiarato inammissibile. _#_ APPELLO PENALE - Appello del pubblico ministero APPELLO PENALE Appello del pubblico ministero Guida al diritto 2007 8 69 NOTA SCALFATI; MARZADURI; FRIGO Giur. cost. 2007 1 221 NOTA BARGI, GAITO, CAPRIOLI Il merito 2007 3 70 Arch. nuova proc. pen. 2007 3 305 NOTA PULITO Cass. pen. 2007 DOTT. A. GIUFFRE' EDITORE S.p.A. 5
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Massime

Appello penale - Appello del pubblico ministero

Corte Costituzionale 2007

È costituzionalmente illegittimo l'art. 1 l. 20 febbraio 2006 n. 46, nella parte in cui, sostituendo l'art. 593 c.p.p., esclude che il p.m. possa appellare contro le sentenze di proscioglimento, fatta eccezione per le ipotesi di cui all'art. 603, comma 2, c.p.p., se la nuova prova è decisiva. Il principio di parità tra accusa e difesa ex art. 111, comma 2, cost., non comporta necessariamente l'identità dei poteri processuali del p.m. e del difensore dell'imputato, stanti le differenze fisiologiche fra le due parti: tali dissimmetrie sono, così, ammissibili anche con riferimento alla disciplina

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